Anche questa volta arriva la fuga, con la vittoria di Gino Mäder che può alzare le braccia al cielo senza che i big riescano a rimontare nel finale, come già accaduto con Roglic alla Parigi Nizza. Una bella risposta da parte della Bahrain Victorious che reagisce così al ritiro di Mikel Landa. Dopo un inizio combattutissimo, è partita la fuga di otto atleti: Geoffrey Bouchard (AG2R Citroën), Jimmy Janssens (Alpecin Fenix), Simone Ravanelli (Androni Giocattoli Sidermec), Gino Mäder e Matej Mohorič (Bahrain Victorious), Simon Guglielmi (Groupama – FDJ), Dario Cataldo (Movistar Team) e Bauke Mollema (Trek Segafredo).Quelli della Bahrain hanno provato in ogni modo ad entrare nella fuga, poi è stato bravissimo Mohoric a trainare Mäder fino all’ultima salita. Capolavoro tattico. Nel gruppo dei big, Bernal mette alla frusta prima Ganna e Castroviejo, poi lancia in avanscoperta Daniel Martínez. Il colombiano vuole partire e ce la fa, lasciandosi alle spalle un Simon Yates molto deludente in queste prime uscite. Restano alla sua ruota, invece, Evenepoel e soprattutto Giulio Ciccone che non molla il corridore della Ineos. Altro squillo di Bernal, ma il belga e l’abruzzese tengono botta. A prendersi la maglia rosa, invece, è l’ungherese Attila Valter che resta con i migliori e si prende la vetta della generale dopo il crollo a metà tappa di Alessandro De Marchi.