Seconda vittoria per Sam Bennett nella sesta tappa dell’Uae Tour, finale a Palm Jumeirah, luogo iconico di Dubai dopo 165 chilometri. Un traguardo tradizionale, già proposto diverse volte in passato, da quella che quest’anno è la prima corsa del calendario World Tour. Alle sue spalle, si è piazzato Elia Viviani (Cofidis), mentre 3° è arrivato il tedesco Ackermann (Bora-Hansgrohe). Poi David Dekker, Gaviria e Nizzolo. Un buon piazzamento per Viviani, alla prima corsa dopo lo stop per i problemi cardiaci che fortunatamente ha risolto, ma sono stati brividi veri per il veronese in volata: a 60 all’ora, Il veronese della Cofidis è stato stretto due volte, ha ricevuto codate e spallate, ma è rimasto in piedi grazie alla sua grandissima esperienza da pistard. La tradizionale fuga di giornata ha avuto come protagonisti Elosegui (Movistar), Gallopin (AG2R), Ladagnous (FDJ), Lutsenko (Astana), Luis Leon Sánchez (Astana) e Valter (FDJ). Ripresi i sei, ci ha provato il kazako Gruzdev ma il corridore dell’Astana non ha mai avuto più di 15 secondi di vantaggio ed è sempre stato tenuto nel mirino dagli uomini dei velocisti. Nessuna variazione di rilievo in classifica generale: Tadej Pogacar (Slo, Uae-Emirates) guida con 45” sul britannico di Ineos Grenadiers Adam Yates mentre al terzo posto a 1’12” c’è il portoghese Joao Almeida (Deceuninck-Quick Step). Damiano Caruso, settimo, è il primo italiano. Da segnalare che una caduta oggi ha costretto al ritiro Matteo Moschetti, giovane velocista lombardo della Trek-Segafredo. Nel finale era finito a terra pure Fabio Sabatini, uomo chiave del treno di Elia Viviani. La corsa emiratina, organizzata con la collaborazione tecnica di Rcs Sport, si conclude sabato con l’ultimo probabile sprint ad Abu Dhabi.